Panama, Papa Francesco: “Non è sufficiente che poveri raccolgano briciole dei ricchi”
Pubblicato il 11 aprile 2015 08:37 | Ultimo aggiornamento: 11 aprile 2015
PANAMA CITY – Nel giorno della stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro, Papa Francesco si è fatto presente all’apertura del Vertice delle Americhe a Panama tramite una lettera nella quale ha ricordato quanto siano importanti “gli sforzi fatti per aprire ponti e canali di comunicazione”.A leggere il messaggio in spagnolo del Papa argentino è stato il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, davanti ai presidenti degli Usa e di Cuba e ai leader di una trentina di altri paesi del continente, dalla brasiliana Dilma Rousseff al venezuelano Nicolas Maduro.
Il messaggio ha di fatto dato il via alla due giorni del summit americano già entrato nella storia proprio per la foto Obama-Raul, una stretta di mano accompagnata da sorrisi che ha sancito il disgelo in corso tra Stati Uniti e Cuba. Un processo nel quale proprio la mediazione di Jorge Bergoglio ha avuto un ruolo chiave, come riconosciuto sia da Obama sia da Castro dopo lo storico annuncio della svolta lo scorso 17 dicembre.
Nel testo, la cui lettura è stata più volte interrotta dagli applausi dei presidenti, il Papa ha ripreso alcune delle tematiche sociali ed economiche chiave del pontificato, dalle ineguaglianze e l’immigrazione al significato della globalizzazione e al gap ricchezza-povertà.
“Non è sufficiente che i poveri raccolgano le briciole dai tavoli dei ricchi”, ha poi sottolineato il Papa, criticando la teoria capitalistica del ‘trickle-down’, lo ‘sgocciolamento’ della ricchezza dall’alto al basso, molto nota in America Latina negli anni del liberalismo economico.
Il testo del Papa letto dal cardinale Parolin ha poi ricordato che “nessun essere umano dovrebbe essere escluso” da alcuni “beni di base, quali la terra, il lavoro e la casa”, e da servizi pubblici quali “la salute, l’educazione, la sicurezza e l’ambiente”. Nel messaggio rivolto ai leader americani, papa ‘Francisco’ ha infine denunciato le “scandalose differenze” esistenti all’interno di tanti paesi, “in particolare nelle zone indigene, rurali e nei sobborghi delle grandi città”.
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